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1923 Compiègne – Partita a scacchi viventi

1923 Compiègne – Partita a scacchi viventi

Francia, Compiègne, partita a scacchi viventi. Disegno di Achille Beltrame, Domenica del Corriere , 10 giugno 1923.

Francia, Compiègne, partita a scacchi viventi. Bollettino della Fédération Française des Echecs (Aprile - Giugno 1923) p.5

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LA DOPPIA PARTITA A SCACCHI DELLA CONTESSA DI CASTIGLIONE

Nel 1856 l’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, organizzò a Compiègne, località di villeggiatura, tre soggiorni per i suoi ospiti. Il turno per le signore, quello elegante, ebbe luogo dal 27 ottobre al 2 novembre 1856 e vi partecipò Virginia Oldoini, Contessa di Castiglione, che ricevette in camera sua la visita di Napoleone III. A Compiègne si giocava al biliardo cinese, si ballava al suono di un piano a manovella. A sera, gli spettacoli teatrali si alternavano alle pantomime, ai tableaux vivants e ai giochi enigmistici di gruppo. Probabilmente anche a scacchi dal momento che Napoleone III era un appassionato giocatore come il suo predecessore Napoleone I del quale esiste anche un’apertura  che porta il suo nome: “Napoleone” Inoltre vi sono diverse partite a lui attribuite e numerose pubblicazioni tra cui “L’imperatore che giocava coi re.. Napoleone e gli scacchi tra storia, leggenda, falsi e misteri” di Nino Grasso.
Probabile dunque che  la contessa di Castiglione, donna molto intelligente e colta,  abbia giocata una doppia partita a scacchi, quella di spia per conto di Cavour, con il compito di portare il re del secondo impero alla causa sabauda contro l’Austria, e quella di avversaria di Napoleone III sulla scacchiera anche se su quest’ultimo aspetto non vi sono prove storiche, testimonianze dirette

1895 Praga, regina nera (collezione Elke Rehder)

[…] Le partite a scacchi viventi sono come le fiabe, come uno di quei posti dove ci sono tante cose da raccontare e da ascoltare, come il retro di un negozio di rigattieri dove inciampi in vecchi divani tappezzati di cremisi, in statuine cinesi, in sbiadite fotografie di attempati scacchisti con favoriti uniti ai baffi o di pugili irlandesi sconfitti dalle pinte di Guinness. Regine e Pedoni che anelano alla corona per una notte. Casalinghe dai capelli castani sfilacciati e venditori ambulanti dalla voce roca l’indomani, archiviate le fantasie impure degli agitati sonni. Non può esserci concordanza tra le narrazioni dell’oscurità e la realtà della luce. Eroi di notte, malandrini di giorno [..].
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