2014 Milano, scacchiera 40x40 cm. R = 11 cm. P = 7 cm. Legno, plastica, fluorescenze
Questo set è il prototipo di una grande scacchiera di 2m x 2m con il Re che ha un’altezza di 73 cm. Provenienza: dall’artista. In collezione da: novembre 2015
Giovanni Longo con Francesco Garbelli davanti alla scacchiera realizzata dall'artista
Francesco Garbelli si laurea alla Facoltà d’Architettura del Politecnico di Milano nel 1990 e vive e lavora a Milano. È stato tra i promotori e protagonisti della mostra-evento degli anni ’80, a Milano, nell’ex fabbrica Brown Boveri. In seguito – confermando la sua attenzione al contesto urbano – compie i suoi primi interventi di public art concentrando il proprio interesse sulla toponomastica e la segnaletica stradale. Questi scacchi realizzati per l’appunto con la segnaletica stradale sono il prototipo in scala di una grande scacchiera, (come sopra riportato) di enormi dimensioni 2m x 2m la scacchiera in Re è alto ben 73 cm. I materiali utilizzati sono pellicole adesive rifrangenti, multistrato di betulla, mdf, smalti. Ovviamente è’ un pezzo unico come il prototipo.
La grande scacchiera di 2x2 mt.
Double Gambit, di George Boisgontier e Arman (1931 Bordeaux – 2019 Vence? e 1928 Nizza – 2005 New York rispettivamente). Bronzo, scacchiera di tessere di marmo bianco e nero. Disegnato da Arman e George Boisgontier, 1986. Edizione limitata di 5 copie più 2 copie “EA”. Questo lotto è “EA 1/2”. Scacchiera ca. 244 cm x 244 cm; figure h. ca. 26 cm-52 cm, l. ca. 19 cm-21 cm, d. ca. 10 cm-28 cm. Certificato di autenticità di George Boisgontier, firmato da entrambi gli artisti. La copia numero 5 è stata aggiudicata all’asta Auctionata Paddle di Berlino il 16 aprile 2014 per 90 mila euro. Oltre a questa versione monumentale, c’è una versione piccola in un’edizione di 75 pezzi. Questo set di scacchi è stato creato in collaborazione artistica tra l’artista franco-americano Arman, co-fondatore del Nouveau Realisme, e lo scultore francese George Boisgontier. Ognuno degli artisti ha creato 16 figure. Le figure di Arman esprimono la sua passione per le forme sensuali e femminili degli strumenti a corda, che erano un motivo centrale della sua opera a partire dagli anni ’60, spesso spaccando, bruciando e segando violini e contrabbassi. Al contrario, le figure strettamente astratte di Boisgontier sono trasformate dalle loro forme arcaiche e geometriche, per così dire, in idoli moderni pieni di simbolismo. Per gli artisti, il gioco degli scacchi è allo stesso tempo un’allegoria della vita: come figura dominata dalla natura e dai suoi stessi sentimenti contraddittori, l’uomo è costantemente sotto controllo. Opere di Arman, rappresentato alle mostre Documenta di Kassel nel 1964, 1968 e 1977, si trovano al MoMA di New York, all’Hirshhorn Museum di Washington e alla Tate Gallery di Londra, tra gli altri.
Garbelli realizzerà nel 2017 anche una scacchiera verticale (clicca qui) e nel 2016 una scultura su scacchiera per la ditta Longo srl: Tartaruga champagnosa (clicca qui).
Il 7 ottobre 2021 è uscito il libro Francesco Garbelli Diario pubblico, dagli anni 80 agli anni 2000, a cura di Francesca Di Gregorio, Vanilla edizioni.
Intervista a Francesco Garbelli all’esposizione delle due scacchiere, orizzontale e verticale, presso l’Avantgarde Gallery di Milano il 6 novembre 2022.
A proposito di grandi scacchiere da segnalare anche il gioco eterodosso di Roberto Longo “Messàpico”, artista di Frascati, composto da 32 case x 32 case, 512 pezzi, 80 Torri, 80 Cavalli, 80 Alfieri, 256 Pedoni, 2 Re, 2 Donne e 12 Alfieri potenziati. L’alfiere potenziato oltre alla classica mossa in diagonale può muoversi di un passo come il Re. L’opera è stata esposta alle Scuderie Aldobrandi di Frascati nell’agosto 2023.