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Anni 80 Guerrieri Romani

Anni 80 Guerrieri Romani

Anni '80 Italfama. Metallo color argento e oro

Provenienza: Collezione Gino Piccinin. In collezione da maggio 1992.

Tema ricorrente la raffigurazione di imperatori ed eserciti romani, spesso in contrapposizione con il potere papale, che trova lontana ispirazione dal frate domenicano Jacobus de Cessolis (c 1250 – c 1322) il quale utilizzò gli scacchi come base per una serie di sermoni sulla moralità. In seguito divennero Liber de moribus hominum et officiis nobilium super ludo scacchorum (Libro dei costumi degli uomini e dei doveri dei nobili o Libro degli scacchi). Gli scacchi in tutti i Paesi riflettevano la struttura sociale del tempo.

Gino Piccinin nel 1992 alla premiazione di San Giorgio su Legnano Scacchi

Gino Piccinin (Pordenone, 13 giugno 1911 – Milano, 10 maggio 1995) è stato uno scacchista e arbitro internazionale di scacchi italiano. Dopo avere arbitrato tornei di bridge passò a quelli di scacchi. L’autorevolezza, la signorilità e la precisione gli permisero di fare una rapida carriera: nel 1964 fu nominato arbitro internazionale. In tale veste divenne uno dei principali e più attivi arbitri italiani. Fu chiamato più volte nello staff arbitrale delle olimpiadi di scacchi e diresse la sfida per il campionato del mondo tra Karpov e Korčnoj del 1981 a Merano. Abile nel decidere gli accoppiamenti dei giocatori, anche dopo l’introduzione di apposito software per computer, ricontrollava a mano l’esattezza del turno.
Questi scacchi di grandi dimensioni raffiguranti guerrieri romani, realizzata negli Anni Ottanta ha per me un gran valore affettivo perché fu uno dei tanti regali che mi fece l’amico Gino Piccinin in occasione dei tornei di San Giorgio su Legnano.

1937 Guerra Italo-Etiope

Questo set in avorio fu commissionato nel 1937 da un commerciante di scacchi francese, Alex Hammond, all’artista e scultore Joseph Barkin. Da una parte Mussolini ed Elena del Montenegro, moglie di Vittorio Emanuele III, il generale Pietro Badoglio come Alfiere, un tank come Torre, Pedoni soldati della fanteria con fucili. Dall’altra parte il re Haile Selassie e sua moglie, i suoi figli come Alfieri e i fanti armati di lance. Barkin finì in seguito in un campo di concentramento dove morì (Da Dean, G. Chess Masterpieces, N.Y. Abrams)

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